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L’art. 96/3 c.p.c. come strumento di repressione dell’abuso processuale e procedimentale.

La fattispecie di cui all’art. 96 c.p.c. co. 3 – diversamente da quelle dei commi 1 e 2 focalizzate sulla “temeraria” attività processuale tout court – si connota per una propria dimensione autonomistica, rappresentando un’ipotesi sanzionatoria espressione di un potere del giudice – officioso e ampiamente discrezionale – di risarcimento punitivo, dal carattere marcatamente pubblicistico, contro l’abuso dello strumento processuale, da intendersi nella sua accezione più ampia, finanche nel senso di abuso dell’iniziativa pre – esecutiva (nel caso di specie, il giudice ha attribuito al precetto valenza di attività processuale in senso lato ai fini della valutazione di temerarietà/abusività dell’azione, rilevante per l’applicazione del terzo comma dell’art. 96 c.p.c.).

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Riduzione del pignoramento e tutela degli interessi abitativi.

Va escluso che la circostanza che uno degli immobili pignorati sia adibito ad abitazione principale del debitore possa rilevare in sede di valutazione di una istanza di riduzione concernente il medesimo immobile. Difatti, il legislatore – salvo che per far fronte a contesti emergenziali – ha rinvenuto il punto di equilibrio tra i diversi interessi contrapposti nell’assicurazione, al debitore esecutato, del diritto di permanere nell’immobile fino alla conclusione del procedimento liquidatorio, salvo che non siano sposti in essere comportamenti ostativi rispetto a tale finalità (v. art. 560 c.p.c.).

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La liberazione dell’immobile pignorato occupato dai terzi.

L’art. 560 c.p.c., a seguito della novella apportata all’art. 560 c.p.c. dal d.l. 3 maggio 2016, n. 59, convertito con modificazioni dalla L. 30 giugno 2016, n. 119, con una scelta sostanzialmente stata confermata dalle evoluzioni normative successive, attribuisce al giudice dell’esecuzione il potere, per il tramite del custode da lui nominato, di conseguire subito alla procedura la disponibilità del bene per la sua offerta in gara e quindi in tempo anche anteriore all’aggiudicazione.

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La ricezione delle offerte in unluogo diverso da quello indicato nell’Ordinanza di delega, determina ex e l’illegittimità dell’aggiudicazione.

Sono illegittimi gli atti esecutivi compiuti in violazione delle disposizioni contenute nell’ordinanza di vendita (eventualmente anche di quelle integrative del contenuto minimo imposte dall’ordito normativo) senza che ai fini della loro impugnazione occorra dedurre un pregiudizio concreto per dimostrare l’interesse ad agire della parte che deduce il vizio di legittimità. Conseguentemente, l’inosservanza della prescrizione contenuta nell’ordinanza di delega afferente al luogo di ricezione delle offerte e di espletamento della vendita determina ex se l’illegittimità dell’avviso di vendita e della successiva aggiudicazione (fattispecie in cui il G.E., in accoglimento del ricorso ex art. 591-ter cod. proc. civ., ha revocato l’aggiudicazione pronunciata dal professionista delegato all’esito di operazioni di vendita avvenute in un luogo diverso da quello previsto nell’ordinanza di delega).

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Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto di recepimento della Direttiva Insolvency.

Sulla Gazzetta Ufficiale del 1° luglio 2022 è stato pubblicato il decreto legislativo 17 giugno 2022 n. 82, di attuazione della direttiva UE 2019/882 sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi, più comunemente nota come “direttiva Insolvency”. Il decreto di recepimento apporta numerose modifiche al Codice della crisi d’impresa alla vigilia della sua entrata in vigore.
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Le interferenze tra l’esecuzione forzata ed i procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento.

Uno sguardo ai regimi delle improseguibilità dell’esecuzione individuale previste dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in occasione dell’accesso ad uno dei procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento.
Il tema dei rapporti tra procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento e procedure esecutive individuali è assai ricorrente nella prassi, poiché nella secolare contrapposizione tra debitore e creditore gli istituti della regolazione della crisi da sovraindebitamento sono, al contempo, una opportunità ed un’arma: una opportunità per il debitore che voglia far sedere attorno ad un tavolo i suoi creditori e sottoporre ad essi un piano o una proposta che realizzi un loro soddisfacimento concorsuale; un’arma per quel debitore che intenda avvalersene per finalità distorsive, e segnatamente per rallentare il creditore nel suo cammino verso la tutela esecutiva del credito.
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Obblighi informativi.

Obblighi informativi per le erogazioni pubbliche: gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis ricevuti dalla nostra impresa sono contenuti nel Registro nazionale degli aiuti di Stato di cui all’art. 52 della Legge 234/2012 a cui si rinvia e consultabili al seguente link:
https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx”

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Pignoramento ex art. 521bis c.p.c.: la materiale apprensione del bene condiziona la possibilità di iscrivere al ruolo il procedimento esecutivo.

Il pignoramento di beni mobili iscritti al PRA nelle forme di cui all’art. 521bis c.p.c. rappresenta una modalità di procedere in via esecutiva alternativa a quella disciplinata dagli artt. 513 e ss. c.p.c.
Sebbene il pignoramento spieghi efficacia nei confronti del debitore a partire dalla notifica e l’opponibilità del vincolo sia subordinata alla sua trascrizione, deve ritenersi che, ai fini del perfezionamento della fattispecie, sia comunque necessaria la materiale apprensione del bene: l’art. 521-bis c.p.c., al quinto comma, prevede che il termine – previsto a pena di inefficacia del pignoramento – per procedere all’iscrizione a ruolo decorre dalla comunicazione di avvenuta consegna del bene all’IVG (la quale diviene, di fatto, una condizione per procedere all’iscrizione a ruolo del pignoramento ed alla vendita del bene), e ciò nell’intento evidente di evitare che vengano iscritti a ruolo procedimenti destinati ad estinguersi per il mancato reperimento del bene.

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